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Natura giuridica
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Società
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Descrizione
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Il 18 novembre 1905 il senatore Attilio Odero, pioniere della aviazione civile italiana, fonda la "Società Anonima Industriale San Giorgio per la costruzione di automobili terrestri e marittimi". Odero all'epoca era anche alla guida delle Officine Liguri (da cui uscirono le prime navi in ferro italiane ed i primi cacciatorpedinieri della Marina Italiana) nonché dei numerosi complessi industriali raggruppati sotto la ragione sociale Odero Terni Orlando.
Al momento della costituzione il capitale sociale ammontava a tre milioni di lire. La società iniziò l'attività con due stabilimenti: uno a Sestri Ponente (Genova) ed uno a Pistoia.
Erano gli anni in cui l'industria dell'automobile muoveva i primi passi e la San Giorgio concluse un accordo con la inglese Napier per la produzione in Italia dei suoi modelli. A Sestri venivano approntati i telai con i motori e a Pistoia, città con una notevole tradizione artigianale nella produzione di carrozze a cavalli, le carrozzerie.
L'auto San Giorgio, tuttavia, era di categoria e qualità nettamente superiori alla media e , in un momento in cui la "carrozza senza cavalli" non era ancora radicata nella società, era inevitabile che avesse uno scarso mercato. Ne vennero costruiti in tutto un centinaio di esemplari, e la produzione venne abbandonata nel 1908.
A partire da quegli anni ogni sforzo venne concentrato sui macchinari ausiliari di bordo e strumenti di precisione per l'artiglieria e per la Marina prodotti a Sestri Ponente, mentre lo stabilimento pistoiese fu convertito alla produzione di materiale rotabile ferroviario.
Nel 1915, all'inizio della prima guerra mondiale, la San Giorgio aveva già tremila dipendenti e costruiva nelle proprie fabbriche il 90% degli strumenti per artiglierie e dei macchinari ausiliari in dotazione alla Marina militare e all'Esercito. A fronte di una domanda sempre crescente, la San Giorgio fu costretta al primo ampliamento, che avvenne attraverso l'acquisizione della fonderia Koerting, adiacente allo stabilimento di Sestri.
La fine del conflitto convinse i dirigenti dell'azienda ad accentuare la diversificazione produttiva. Il settore delle forniture militari non venne abbandonato, bensì maggior impegno fu profuso verso le costruzioni elettromeccaniche, cominciate fin dal 1914.
Siamo negli anni Venti, lo sviluppo dell'azienda continua e si rende necessario acquisire nuove unità produttive. Alla Spezia sorge un nuovo stabilimento, mentre a Genova vengono assorbite dalla San Giorgio le Officine Elettromeccaniche di Rivarolo, già di proprietà di Rocco Piaggio, specializzate nella realizzazione di turbine, pompe e macchine per impianti industriali. Inizia anche la produzione di apparecchiature per l'ottica civile, con prodotti per le proiezioni cinematografiche, per la fotografia e strumenti di rilevazione.
Gli anni tra le due guerre segnano per la San Giorgio un periodo di continuo progresso: l'attività si espande ed il marchio San Giorgio contrassegna una gamma di prodotti ampiamente diversificati, dalle macchine elettriche alle apparecchiature navali, dalle macchine idrauliche agli elettrodomestici, dai congegni d'artiglieria e di mira al materiale rotabile.
All'inizio del secondo conflitto mondiale la San Giorgio è ormai un grande complesso industriale, con oltre ottomila dipendenti suddivisi in sei stabilimenti: Genova Sestri, Genova Rivarolo, La Spezia, Pistoia, Taranto e Addis Abeba (dove operava un'unità produttiva dal 1936 sotto la ragione sociale di Officine elettromeccaniche di Etiopia e rimasta sotto il controllo della San Giorgio finché quel territorio restò sotto la sovranità italiana).
Con la guerra la San Giorgio diventa una delle principali fornitrici della Marina, dell'Esercito e dell'Aeronautica. Si producono centrali di tiro terrestri per la difesa contraerea, apparecchiature per la direzione del tiro sulle navi, congegni di mira per artiglieria, telemetri (unico al mondo il telemetro da 12 metri), periscopi e tubi lanciasiluri.
Con la fine della guerra e con la morte del fondatore, Attilio Odero, avvenuta nel 1945, la società si trova a dover affrontare la delicata questione della riconversione produttiva. Gli organici, forzatamente gonfiati dalle immissioni fatte durante la guerra sotto l'assillo delle necessità produttive, si sono dilatati a dismisura. Solo Sestri ha più di 5.000 dipendenti, in tutto il gruppo sono oltre 12.000. La situazione si sblocca solo nel 1947 con il passaggio della società al gruppo IRI e l'anno successivo nella neo costituita Finmeccanica. La strategia dell'IRI e di Finmeccanica nella guida dell'azienda segue subito un indirizzo ben preciso, ossia quello dell'autonomia giuridica ed operativa tra le varie branche in cui è articolata la produzione. Nel giro di pochi anni questo criterio si concretizza in una serie di scorpori aziendali. La prima ad essere scorporata è la fabbrica di Pistoia che nel 1949 assume la ragione sociale di Officine meccaniche ferroviarie pistoiesi, specializzata nella produzione di materiale rotabile.
L'anno successivo è il turno del comparto meccanico e idromeccanico della San Giorgio che confluisce, insieme alle analoghe produzioni Ansaldo, nella società di nuova costituzione Ansaldo San Giorgio, alla quale viene fornita la dote dello stabilimento di campi da parte dell'Ansaldo e di alcune unità produttive a Sestri Ponente e Rivarolo da parte della San Giorgio.
Ormai nell'ambito Finmeccanica, maturano i tempi per una nuova caratterizzazione dell'azienda originaria: nel 1954, infatti, viene costituita la Nuova San Giorgio S.p.A., che conserva gli stabilimenti di Sestri costituenti il nucleo originario della società. La Nuova San Giorgio viene organizzata in tre divisioni: la divisione macchine tessili, quella per ausiliari di bordo e la divisione servosistemi ed elettronica. Inizia una lunga opera di svecchiamento degli impianti e dei macchinari, mentre le più sofisticate tecnologie entrano ormai negli stabilimenti e nei prodotti. Il calcolatore elettronico (analogico) è per la prima volta impiegato nel controllo del tiro navale; su incarico del Cnen (comitato nazionale per l'energia nucleare) viene realizzato uno spettrometro per neutroni per il reattore nucleare di Ispra. Gli anni dal '60 in poi segnano tappe importanti per lo sviluppo della società.
È soprattutto la Divisione servosistemi ed elettronica che acquista via via maggiore importanza, in correlazione con l'applicazione dell'elettronica ad un sempre più ampio spettro di prodotti. Proprio questa situazione consiglia ai vertici di Finmeccanica di creare un'azienda con competenza e attribuzioni specifiche. Nel novembre 1969 la vecchia San Giorgio ha un'altra discendente: è la Elettronica San Giorgio - Elsag.
L'Elsag inizia la sua attività con circa 500 dipendenti ed un fatturato per il primo anno di gestione di 2,6 miliardi di lire, ma a distanza di dieci anni, nel 1979, il personale supera le 1500 unità e il fatturato si aggira introno ai 90 miliardi.
A rendere possibile un tale balzo in avanti contribuiscono importanti commesse e tra queste la più impattante sulla vita quotidiana di tutta la popolazione italiana è l'automazione delle Poste Italiane.
Nel 1973 l'amministrazione postale affida ad Elsag la commessa per la meccanizzazione dell'intera rete nazionale. Elsag produce per questo settore una linea completa di apparecchiature, che consentono di separare le buste di vari formati, di orientarle nel verso opportuno, di obliterare i francobolli, di separare i flussi secondo le varie destinazioni, di predisporre i plichi, il tutto ad altissima velocità e con intervento dell'operatore limitato al solo controllo delle macchine. Elemento di forza di tali impianti è il lettore automatico di indirizzi che riconosce l'informazione contenuta nell'ultima riga dell'indirizzo: il codice postale, città e sigla della provincia. La percentuale di errore è una una lettera su mille.
Gli anni Ottanta e Novanta vedono per l'azienda genovese nuovi importanti riassetti societari che porteranno nel novembre 1998 alla nascita di Elsag S.p.A., società del gruppo Finmeccanica.
Un'ulteriore trasformazione della struttura societaria è avvenuta nel 2007 quando, con effetto dal 1º agosto, Elsag ha incorporato Datamat, società con sede a Roma operante da tempo nel settore dell'IT, già quotata presso la Borsa valori di Milano ed oggetto pochi mesi prima di un'OPA totalitaria da parte di Finmeccanica; oltre a Datamat, la società ha incorporato altre due società: Keycab S.p.A., interamente posseduta da Datamat, ed Elsag Domino S.p.A. interamente posseduta da Elsag. L'operazione ha comportato la variazione della denominazione sociale in Elsag Datamat.
Successivamente, nel secondo semestre 2010, un ulteriore riassetto societario in ambito Finmeccanica ha portato alla cessione di alcuni rami d'azienda, in particolare dei settori Difesa, Logistica e Ambiente alla società Selex Sistemi Integrati e del settore Spazio alla società Telespazio. Dal 31 dicembre 2015, le attività della società sono confluite nelle divisioni Sistemi Avionici e Spaziali, Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale e Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni del settore Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza di Finmeccanica S.p.A., divenuta nel 2017 Leonardo S.p.A..
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Estremi cronologici
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1905 - ***
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Denominazioni alternative
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1905 - 1954: San Giorgio
1954 - 1969: Nuova San Giorgio S.p.A.
1969 - 1998: Elettronica San Giorgio - Elsag S.p.A.
1998 - 2007: Elsag S.p.A.
2007 - 2010: Elsag Datamat S.p.A.
2011 - 2015: Selex Elsag S.p.A.
2015 - ***: Finmeccanica S.p.A.