Aermacchi

Il trio direzionale della Direzione Tecnica Aeronautica  della  Società Anonima Fratelli Macchi, che  a maggio del 1913 diventerà la Nieuport Macchi. A sinistra si nota Giulio Macchi, al centro Carlo Felice Buzio e a destra H. Amman, 1912
Il reparto ali ancora nello stabilimento Carrozzeria F.lli Macchi di Varese-Masnago. La manodopera femminile impegnata nell’intelaiatura dell’ossatura lignea delle ali, 1915
L’idrocorsa M.39 pilotato dal Magg. Mario de Bernardi, vince l’edizione della Coppa Schneider negli Stati Uniti d’America disputata il 12 e 13 novembre 1926, con la velocità media di 394 km/h
Il M.llo Francesco Agello sul’MC.72 conquista, con 709,202 Km/h, il record di velocità tuttora imbattuto per idrovolanti con propulsione a elica, 1936
L’idrovolante MC.94 svolge le prove di collaudo sul lago di Varese, 1936
L’ing. Castoldi con un MC.202, 1940
Le moto Aermacchi 125 Ghibli partecipano al 38° Giro d’Italia come 6° staffetta, 1955
Il primo volo del prototipo dell’MB.308, in partenza dal campo innevato di Venegono, ai comandi il pilota collaudatore G. Carestiato, 1947
Il primo decollo del prototipo dell’addestratore MB.326 da Venegono, pilotato da Guido Carestiato, 10 dicembre 1957
Le Frecce Tricolori sorvolano con i loro Aermacchi MB.339PAN, la Statua della Libertà e i grattacieli di New York, 1986
I velivoli progettati e prodotti da Aermacchi esposti in statica sulla linea volo di Venegono, dall’SF-260 al MB-339CD, dall’AMX al futuro M-346, anni Novanta
Roll-out del primo M-346 svoltosi a Venegono, alla presenza delle autorità, dei vertici aziendali e delle maestranze, 2003
Titolo
Natura giuridica
Società
Descrizione
Costituitasi il 1° maggio 1913 su iniziativa dell’ing. Giulio Macchi e del pioniere Carlo Felice Buzio, come Società Anonima Nieuport-Macchi, l’azienda nasce come licenziataria dei progetti Nieuport – azienda aeronautica francese – iniziando a costruire i monoplani per il Regio Esercito Italiano. L’entrata in guerra dell’Italia farà crescere rapidamente l’impresa, ma parallelamente la Nieuport-Macchi inizierà ad affrancarsi dall’azienda francese entrando nel settore degli idrovolanti destinati al trasporto passeggeri e turismo, oltre a quello degli idro-corsa.

Alla fine del 1918, la Macchi costruirà circa 2.300 tra aerei e idrovolanti e conterà oltre 2.800 dipendenti, distribuiti nei tre stabilimenti di Varese-Masnago, Schiranna sul lago di Varese e Cocquio, vicino al lago Maggiore.

Nell periodo post-bellico, con il calo della domanda militare e l’annesso declino della produzione, sotto la guida del nuovo direttore tecnico, l’ing. Mario Castoldi, l’azienda rileverà nel 1924 la quota francese per diventare un’impresa completamente italiana, assumendo la denominazione “Aeronautica Macchi Anonima Italiana già Nieuport-Macchi”.

Per circa dieci anni la Macchi vivrà un’intensa stagione sportiva con gli idro-corsa, destinati a gareggiare nella Coppa Schneider, e a guadagnarsi il primato mondiale di velocità (1921 e 1926).

Dalla metà degli anni Trenta, l’Aeronautica Macchi, divenuta nel 1934 Società per Azioni, entrerà in una nuova fase espansiva, dedicandosi, sotto la guida dell’ing. Paolo Foresio – subentrato dopo la morte di Giulio Macchi, fondatore dell’azienda – ai grandi idrovolanti commerciali e alla progettazione e produzione di velivoli da caccia.

Nel secondo dopoguerra l’azienda, con gli impianti di Varese distrutti dai bombardamenti, ricercherà attività produttive alternative all’aeronautica, (motocarri, trebbiatrici e motociclette) e, su iniziativa dell’ing. Ermanno Bazzocchi, si sosterrà con la produzione di mezzi di trasporto civili.

Il settore delle moto vedrà impegnata la ditta per oltre un ventennio, caratterizzato inizialmente da progetti Macchi e successivamente dalla collaborazione con Harley Davidson, che si concluderà nel 1972 con la cessione dell’intero comparto motociclistico al gruppo statunitense AMF, che aveva già assorbito l’Harley Davidson.

La produzione aeronautica, abrogate le proibizioni armistiziali, riprenderà nel 1948, con i piccoli aerei da turismo per passare poi, alla fine degli anni Cinquanta, ai velivoli da addestramento che, ancora oggi, caratterizza lo stabilimento Leonardo di Venegono.

Negli anni Ottanta, con l’acquisizione di altre aziende del settore si formerà il “Gruppo Aeronautica Macchi” includendo: Aermacchi, SICAMB, LOGIC e OMG. Le attività del gruppo si allargheranno anche a componenti strutturali di velivoli militari e civili in vari programmi di collaborazione (F-104, Tornado, G222).

Sotto la guida di Fabrizio Foresio, succeduto al padre, Aeritalia (IRI-Finmeccanica) entra nell’azionariato del gruppo Aeronautica Macchi. Le collaborazioni tra le due aziende aumenteranno e, oltre al programma AMX con la brasiliana Embraer, si suggellerà l’accordo per la partecipazione dell’Aermacchi al programma Eurofighter e, con Dornier, per la produzione di velivoli commerciali.

Agli inizi degli anni Novanta, dopo la caduta del muro di Berlino, l’azienda subirà una forte diminuzione degli ordini militari e avvierà un processo di razionalizzazione degli investimenti e diversificazione delle linee di produzione, in particolare con le gondole per motori civili (nacelles).

In questi anni la società si trasferisce in toto da Varese a Vengono Superiore, arrivando, nel 1997, ad acquisire alcune delle attività ad ala fissa della SIAI MARCHETTI (i velivoli SF-260 e S-211).

Il 2003 vedrà la completa acquisizione del pacchetto azionario dell’azienda da parte di Finmeccanica, che successivamente, nel 2006, lo cederà ad Alenia Aeronautica per formare la nuova società con denominazione Alenia Aermacchi, a sua volta inglobata, come Divisione Velivoli, in Leonardo Spa nel 2017.
Estremi cronologici
1913 - ***
Copertura territoriale
Venegono (VA)
Denominazioni alternative
Società Anonima Nieuport-Macchi, 1913 - 1924
Aeronautica Macchi Anonima Italiana già Nieuport-Macchi, 1924 - 1961
Aermacchi, 1961 - 1981
Alenia Aermacchi, 1961 - 2006
Leonardo Divisione Velivoli, 2006 - ***
Complessi archivistici prodotti
Centro di Documentazione Storica Aermacchi
Media
Il trio direzionale della Direzione Tecnica Aeronautica  della  Società Anonima Fratelli Macchi, che  a maggio del 1913 diventerà la Nieuport Macchi. A sinistra si nota Giulio Macchi, al centro Carlo Felice Buzio e a destra H. Amman, 1912Il trio direzionale della Direzione Tecnica Aeronautica della Società Anonima Fratelli Macchi, che a maggio del 1913 diventerà la Nieuport Macchi. A sinistra si nota Giulio Macchi, al centro Carlo Felice Buzio e a destra H. Amman, 1912
Il reparto ali ancora nello stabilimento Carrozzeria F.lli Macchi di Varese-Masnago. La manodopera femminile impegnata nell’intelaiatura dell’ossatura lignea delle ali, 1915Il reparto ali ancora nello stabilimento Carrozzeria F.lli Macchi di Varese-Masnago. La manodopera femminile impegnata nell’intelaiatura dell’ossatura lignea delle ali, 1915
L’idrocorsa M.39 pilotato dal Magg. Mario de Bernardi, vince l’edizione della Coppa Schneider negli Stati Uniti d’America disputata il 12 e 13 novembre 1926, con la velocità media di 394 km/hL’idrocorsa M.39 pilotato dal Magg. Mario de Bernardi, vince l’edizione della Coppa Schneider negli Stati Uniti d’America disputata il 12 e 13 novembre 1926, con la velocità media di 394 km/h
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L’idrovolante MC.94 svolge le prove di collaudo sul lago di Varese, 1936L’idrovolante MC.94 svolge le prove di collaudo sul lago di Varese, 1936
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Il primo volo del prototipo dell’MB.308, in partenza dal campo innevato di Venegono, ai comandi il pilota collaudatore G. Carestiato, 1947Il primo volo del prototipo dell’MB.308, in partenza dal campo innevato di Venegono, ai comandi il pilota collaudatore G. Carestiato, 1947
Il primo decollo del prototipo dell’addestratore MB.326 da Venegono, pilotato da Guido Carestiato, 10 dicembre 1957Il primo decollo del prototipo dell’addestratore MB.326 da Venegono, pilotato da Guido Carestiato, 10 dicembre 1957
Le Frecce Tricolori sorvolano con i loro Aermacchi MB.339PAN, la Statua della Libertà e i grattacieli di New York, 1986Le Frecce Tricolori sorvolano con i loro Aermacchi MB.339PAN, la Statua della Libertà e i grattacieli di New York, 1986
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Roll-out del primo M-346 svoltosi a Venegono, alla presenza delle autorità, dei vertici aziendali e delle maestranze, 2003Roll-out del primo M-346 svoltosi a Venegono, alla presenza delle autorità, dei vertici aziendali e delle maestranze, 2003