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Natura giuridica
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Società
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Descrizione
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La storia dell'azienda aeronautica SIAI-Marchetti ha inizio il 12 agosto 1915 con la costituzione della Società Idrovolanti Alta Italia (SIAI). L'atto sarà sottoscritto da Lorenzo Domenico Santoni, i fratelli Luigi e Aldo Capè, proprietari di una segheria, Augusto Foresti e Alberto Santoni.
Nella nuova società confluirà la Anonima Costruzioni Aeronautiche Savoia, fondata nel 1913 da Lorenzo Domenico Santoni. L'azienda acquisterà terreni limitrofi al Lago Maggiore sui quali verrà edificato un idroscalo con l’annessa scuola pilotaggio; nel 1918, una casa colonica nei pressi del centro di Sesto Calende, diverrà la sede del centro direzionale dell’azienda.
Se i primi idrovolanti saranno prodotti dal 1916 su licenza francese Franco-British-Aviation (FBA), con l'ingresso in azienda dell'ingegnere Raffaele Conflenti, saranno sviluppati i primi progetti, tra cui l'idrovolante da ricognizione biplano S.8, utilizzato dal Servizio aeronautico della Regia Marina durante la Prima Guerra Mondiale.
Al termine della guerra, la SIAI si imporrà sulla scena internazionale dell'aviazione: con la partecipazione all'Esposizione aeronautica internazionale di Amsterdam, nel 1919, e poi con la vittoria, a Venezia, della Coppa Schneider, nel 1921 con l’S.22.
Nel 1922, sotto la guida dell'ingegnere Alessandro Marchetti, saranno realizzati circa sessanta apparecchi. Saranno anni in cui la SIAI vivrà il suo periodo di maggiore espansione, producendo velivoli innovativi protagonisti di imprese rimaste nella storia dell'aviazione mondiale: le crociere atlantiche di metà anni Venti e la "Crociera aerea del Decennale", guidata direttamente da Italo Balbo, allora Ministro dell'Aeronautica, alla volta di Chicago e New York, nel 1933.
Nel 1928, con la nuova denominazione di "Società Italiana Aeroplani Idrovolanti Savoia
Marchetti", l’Azienda darà lavoro, per tutto il decennio successivo, a circa 11.000 addetti, provenienti dall’intera provincia di Varese.
Le commesse della Regia Aeronautica durante la Seconda Guerra Mondiale segneranno l'apice dell'espansione dell'azienda. Il periodo post-bellico sarà l'inizio di una profonda crisi aziendale che comporterà una diminuzione delle ordinazioni nel settore aeronautico e quindi delle maestranze. In questo periodo, la SIAI si specializzerà nel settore delle revisioni di aeroplani civili e militari.
Negli anni Sessanta riprenderà la produzione a marchio SIAI, di cui si ricordano in particolare il modello F260, progettato dall'ing. Stelio Frati, e la sua evoluzione il modello SF260, noto come "la Ferrari dell'aria". Nel 1969 l’azienda sarà acquisita dall'Agusta, azienda specializzata nella produzione di elicotteri nella provincia di Varese, la quale, negli anni Settanta, confluirà nell'Ente Partecipazioni e Finanziamento Industria Manifatturiera (EFIM) e successivamente in Finmeccanica.
L'ingresso nella vasta struttura delle partecipazioni pubbliche porterà a una progressiva integrazione della SIAI-Marchetti con l'Agusta (poi Agusta Westland nel 2001), tanto che il marchio SIAI cesserà la sua esistenza nel 1996. Il 27 luglio del 2004 Finmeccanica acquisirà l’intero pacchetto azionario di AgustaWestland, assumendo poi la nuova denominazione in Leonardo, nel 2017.
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Estremi cronologici
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1915 - 1996
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Copertura territoriale
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Sesto Calende (VA)
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Riferimenti bibliografici
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AA.VV, SIAI Marchetti…e la storia continua, Firenze, 1980, Edizioni Aeronautiche Italiane
Enrico Carenna, Renzo Besozzi, Dal Legno al bit 100 anni di SIAI, Cambiago, 2015, Notizie dal Comune editore
Vera Zamagni, Finmeccanica – Competenze che vengono da lontano, Ed. Il Mulino, Bologna, 2009