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Descrizione
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Il Fiat G91 venne realizzato in risposta alla specifica NATO per un Light Weight Strike Fighter (LWSF) nota come NATO Basic Military Requirement 1 (NBMR-1) del dicembre 1953. Nel marzo 1954 fu insediata una commissione in seno all’Advisory Group for Aeronautical Research and Development (AGARD) avente il compito di scegliere il progetto da produrre in serie per le aeronautiche della NATO la quale, oltre a tre prototipi, ordinò alla Fiat 27 esemplari di pre-serie già nel luglio 1955.
Il prototipo volò per la prima volta il 9 agosto 1956 pilotato da Riccardo Bignamini e, nel settembre dello stesso anno, iniziò una “fly-off competition” a Brétigny-sur-Orge (Francia) per scegliere quale aereo sarebbe stato selezionato per la produzione in serie tra il G91 e quattro altri velivoli.
L’aereo italiano fu proclamato vincitore nel gennaio 1958, ma solo la Luftwaffe tedesca, l’aeronautica greca e quella turca, oltre a quella italiana, decisero di dotarsi del velivolo di cui, nel frattempo, l’AGARD aveva chiesto di sviluppare una versione con capacità di ricognizione (G91 R).
Secondo le stime più accreditate la produzione è stata pari a 641 esemplari, tenuto conto di varie sovrapposizioni di identificativi, ricostruzioni etc.
Il velivolo fu anche oggetto di valutazione tecnica da parte delle forze aeree Americane.
Del G91 furono sviluppate una versione biposto da addestramento (G91 T, primo volo 31 maggio 1960) e una bimotore un poco più grande: il G91Y (primo volo 1966) e ne furono studiate alcune versioni a decollo verticale (G95).
Caratteristiche tecniche Fiat G91 R – 1B
Apertura alare 8,56 m
Lunghezza 10,29 m
Altezza 4,00 m
Peso a vuoto 3360 kg
Peso totale 5350 kg
Motore Fiat 4023.02 (Bristol-Siddeley Orpheus BOr.2 MK 801) da 2270 kg/s
Velocità massima 1045 km/h a 1500 m
Tangenza pratica 13260 m
Autonomia 1350 km