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Livello di descrizione
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Raccolta
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Descrizione
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La produzione civile della OTO Melara, tra gli anni 40’ e 70’ del secolo scorso, si declinò in diversi settori industriali che lasciano il segno nella storia d’impresa attraverso le fonti d’archivio: materiale pubblicitario, schede prodotto, specifiche tecniche, ma soprattutto, fotografie. Di queste è stata fatta una selezione con il fine di mostrare l’attività degli stabilimenti spezzini negli anni del Secondo Dopoguerra italiano e i prodotti realizzati dalle maestranze, che si trovarono, da un giorno all’altro, a re-inventarsi in un settore del tutto nuovo per la società. Parliamo di trattori e macchine agricole, di cui verranno costruiti diverse migliaia di esemplari nel giro di una decina d’anni, ma anche di macchine destinate all’industria tessile, di motori e di carrelli elevatori per il mercato civile.
Saranno soprattutto i trattori a venire ricordati nella storia aziendale e nell’archivio in maniera evidente, per via del grande successo che la OTO Melara riscontrò sul mercato nazionale in questo settore. La gamma dei trattori prodotti, a cingoli e a ruote, fu piuttosto ampia, e il merito probabilmente va riconosciuto all’ingegner Camillo Corradi, già progettista di un cannone a tiro rapido e di altri sistemi di difesa. L’ingegnere parmense si applicò allo studio dei trattori e dei motori agricoli a partire dal 1944, e nel giro di pochi anni riuscì a perfezionare i progetti e a concretizzarli nella costruzione di macchine innovative dal punto di vista tecnico. La prima serie di trattori esordì nel 1950, con gli R3, 2R3 e 2R3 “Vigneron” (per lavorare tra vigne e frutteti), seguita dalla seconda con i modelli C, a quattro ruote e facilmente convertibili in cingolati, per lavorare in terreni dissestati. Le ultime serie portate a termine vedono un miglioramento nelle prestazioni del motore, da 20 CV (1957), a 28 CV (1962), ma in generale, la produzione si chiude definitivamente nel 1964, in parallelo con il ritorno a pieno regime nel settore bellico. Nonostante la parentesi dei trattori sia stata breve, la fabbricazione seguiva dei ritmi di lavoro intensi, con la produzione media di 200 unità al mese per gli esemplari “leggeri”, e di 50 per i pezzi “pesanti”.
Meno notizie si hanno circa la produzione di macchinari per l’industria tessile, di cui restano scarse tracce nella storia e che durerà all’incirca cinque anni negli stabilimenti della OTO Melara (1955-1960 circa).
Lo stesso vale per i carrelli elevatori, dei quali esistono poche fotografie in archivio e ancor meno documenti informativi sui modelli e sulla quantità di esemplari realizzati e venduti dall’azienda.
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Data testuale
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1944 - 1970
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Copertura territoriale
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La Spezia (SP)
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Consistenza
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51 positivi
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Lingua prevalente
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ITALIANO - Italiano - IT
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Data di creazione della scheda
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Marzo 2025
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Riferimenti bibliografici
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Nicola Pignato, Filippo Cappellano, Achille Rastelli, OTO Melara 1905 - 2005. Una grande tradizione verso il futuro, Fidenza, Mattioli 1885 spa per OTO Melara, 2005.