La OTO Melara nel Secondo Dopoguerra italiano

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Descrizione
Nel Secondo Dopoguerra la produzione bellica della Odero Terni Orlando, che dal 1951 diverrà Società Meccanica della Melara e dal 1955 acquisirà finalmente il nome OTO Melara, subisce un arresto importante. Le condizioni di pace imposte dal Trattato di Parigi, la distruzione di gran parte degli stabilimenti, la requisizione dei mezzi di produzione da parte dell’invasore tedesco, rendono gli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale un periodo molto difficile da affrontare. Le condizioni della resa e il conseguente disarmo hanno infatti provocato un drastico calo nelle commesse militari, e, per una società da sempre legata al settore bellico, ciò rappresenta potenzialmente una catastrofe, che, nel peggiore dei casi, conduce alla chiusura definitiva dell'azienda. Questa, che negli anni del conflitto arriva a contare all’incirca 2.500 dipendenti (un numero molto alto per l’epoca), si trova di fronte a difficili scelte: da un lato la chiusura degli Stabilimenti, con conseguente licenziamento massivo di tutti i dipendenti, dall’altro il cambiamento, la riconversione della produzione in settori per lo più nuovi per una società da sempre radicata nel settore militare. Nonostante un generale ridimensionamento per quanto riguarda il personale impiegato, la Odero Terni Orlando si butta a capofitto in quei settori che il mercato nazionale offre in quel momento. L’Italia, alla fine del 1945, è un paese da ricostruire, e ha un bisogno urgente di ripristinare vie di comunicazione e mezzi di trasporto. Le prime commesse dell’azienda sono, con poca sorpresa, lavori di ricostruzione ferroviaria e tramviaria e lavori di carpenteria. Segue la ricerca di strade innovative attraverso il mercato della produzione civile: da qui la produzione di trattori e macchine agricole, ma anche di carrelli elevatori e di macchine tessili. Per una quindicina d’anni la OTO Melara proseguirà su questa strada, prima di ritornare a tutti gli effetti nel proprio settore di competenza: quello militare.
La conversione alla produzione civile costituisce dunque una breve parentesi nella storia dell'azienda spezzina, il cui nome resterà comunque ancorato al mondo del mercato militare, al punto che la memoria di questo particolare periodo storico resterà a lungo trascurata e semisconosciuta. Eppure questa parentesi storica rappresenta una tappa fondamentale per l'evoluzione di una società che ha saputo cogliere ed accettare le difficoltà e le necessità del momento, affrontando la crisi economica in maniera lucida ed evitando così il pericolo del fallimento.
Data testuale
1945 - 1970 circa
Copertura territoriale
La Spezia (SP)
Soggetto produttore
OTO Melara
Lingua prevalente
ITALIANO - Italiano - IT
Data di creazione della scheda
Marzo 2025
Classe di risorse
Collection

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