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Descrizione
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Idrovolante multiruolo M.18
Società Anonima Nieuport-Macchi – Varese – Idrovolanti e Aeroplani
L’idrovolante M.18, diffuso negli anni ’20, venne realizzato in numerose versioni: per trasporto passeggeri, per scuole ed addestramento e per la ricognizione ed il bombardamento, adottando un meccanismo per ripiegare le ali (M.18 A.R.) per consentire il rimessaggio a bordo delle navi appoggio idrovolanti. Il velivolo fu operativo per molti anni, prestando preziosi ed anche “oscuri” servizi fino al 1928.
Ne furono allestite almeno tre versioni civili (M.18 economico per 2 passeggeri in cabina aperta; M.18 lusso per 3 passeggeri in cabina chiusa; M.18 estivo, che differiva dal precedente, ma con cabina aperta) e tre militari per la ricognizione marittima (successivamente per la scuola e addestramento).
Fu a lungo in servizio nelle Squadriglie per la Regia Marina e fu esportato in Spagna (14 esemplari), sei velivoli alla Marina portoghese, due alla Bulgaria e due al Paraguay.
L’M.18 nel 1920 partecipò al Grand Prix del Principato di Monaco raggiungendo, alla guida di Giovanni De Briganti, il record di altezza a circa 6.000 metri. Segue nel 1921 la Crociera Fluviale Laghi Lombardia-Venezia, dove tre M.18 si classificarono ai primi tre posti. Due M.18 furono iscritti alla Coppa Schneider del 1921 disputata a Venezia. Ma parteciparono solo ai test pre-gara, non superando le eliminatorie. Nel 1922 L’M.18 si aggiudicò il grand Premio Città di Napoli e nel 1925 il pilota Vittorio Centurione Scotti vinse il 2º premio coppa Miraglia a Venezia.
COSTRUZIONE: idrovolante a scafo centrale e galleggianti laterali, biplano, monomotore, triposto o quadriposto. Ali in legno, intelate. Scafo monogradino in legno.
MOTORE: lsotta Fraschini “Asso” a 6 cilindri in linea raffreddati ad acqua da 250 CV. Elica propulsiva bipala lignea a passo fisso.
DIMENSIONI: apertura alare 15,80 m (51'10"); lunghezza 9,75 m (32'0"); altezza 3,25 m (10'8"); superficie alare 45,0 mq (484.4 sq.ft).
PESI: peso a vuoto 1275 kg (2,805 lbs.); carico utile 510 kg (1,122 lbs.); peso totale 1785 kg (3,927 lbs.).
PRESTAZIONI: velocità massima 184 km/h (114 m.p.h.); velocità di crociera 145 km/h (90 m.p.h.); velocità minima 92 km/h (57 m.p.h.); salita 4000 m (13,120 ft). 36'30"; autonomia 825 km (512 mls.); quota di tangenza 5000 m (16,400 ft )
ARMAMENTO: 1 mitragliatrice su postazione girevole prodiera.
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Data testuale
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Anni '20
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Copertura temporale
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1920 – 1929
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Data di creazione della scheda
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Dicembre 2024
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Riferimenti bibliografici
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Bibliografia:
AA.VV, Speciale “25 anni or sono: reparto di Alta Velocità”, in Ali Nuove, anno XI, n. 5-6, Roma, 28 marzo 1959, Ali Nuove Editrice.
E. Bazzocchi, “Technical aspects of the Schneider Trophy and worlds aspects for seaplanes”, 1971, R.Ae S. Coventry, R.Ae S. Southampton
M. Bendoni, “L’epopea del reparto alta velocità”, Asola, 1971, Editrice Rongoni & Gazzoli.
Igino Coggi, “MC.72 & Coppa Schneider” Monografie Aeronautiche italiane, Roma, 1984, C. Tatangelo editore.
P. Macchione, “L’Aeronautica Macchi. Dalla leggenda alla storia”, 1984 Milano, Franco Angeli editore.
R. Abate, G. Lazzati, “I velivoli Macchi dal 1912 al 1963”, Milano, 1964, Ali nel Tempo.
G. Apostolo, G. Cattaneo, Idrocorsa Macchi, in Ali d'Italia, n. 26, Torino, 2007, La bancarella aeronautica ed.
Marco Gueli, “Gli idrovolanti da corsa della Macchi”, in Storia Militare, n. 268, Parma, gennaio 2016, Edizioni Storia Militare Srl
Luigino Caliaro, “Rosso Corsa. La Coppa Schneider e il Reparto Alta Velocità”, Milano, 2017, Luckyplane Book editore.
Periodici:
“Ali italiane”, 1 vol. (1908-1922) -2 vol. (1923-1938), Milano 1978, Compagnia Generale Editoriale.
“L’Ala d’Italia”, 1919-1943, Milano, Ufficio Editoriale Aeronautico: fascicoli vari.
“Aermacchi Informazioni”, rivista periodica interna dell’Aeronautica Macchi, 1957-1981, Varese: fascicoli vari.
“Aermacchi World”, rivista periodica aziendale, 1982-2011, Venegono: fascicoli vari.
Giornale municipale di Genova 31/1/1927.